Lasciamo passare le poche macchine che incrociamo e tutte quelle che ci seguono: i turisti danno evidenti segni di impazienza mentre i corsi ringraziano con un colpo di clacson. Lanciamo l'auto alla folle velocità di 30 km orari tra curve a gomito e tornanti senza parapetto affacciati su panorami spettacolari, con l'unica preoccupazione di evitare le folte schiere di tori, pecore, cavalli, asini e maiali che qui pascolano liberamente.
Facciamo spesso sosta per uno spuntino presso le fonti di acqua di montagna, buona e dagli effetti miracolosi, o ai margini di pascoli immersi nella macchia rigogliosa oppure all'ombra dei boschi di larici, dal fusto alto e diritto come trampolieri di montagna.
Mangiamo more selvatiche, fichi d'india e melette verdi, lasciando correre il tempo fino all'ora di cena, consumata in localini fuori mano poco frequentati ma molto curati, immersi in giardini di mandarini e piante grasse: servizio impeccabile, prezzi ragionevoli e soprattutto commensali discreti e silenziosi.
Curiosando nell'interno, abbiamo scoperto piccoli gioielli, come il museo-laboratorio-atelier della lana corsa, filata, tessuta e lavorata a mano, tinta con le piante tintoree dell'isola e trattata secondo le antiche tradizioni locali; trascorro un paio d'ore anche nel parco delle tartarughe "Cupulatta", che ospita 170 specie dai 5 continenti, compresi quattro esemplari adulti di tartaruga gigante delle Isole Galapagos e tantissime tartarughe mediterranee terrestri ed acquatiche col carapace danneggiato da predatori o incendi.
Riusciamo così ad apprezzare anche la vita da "terragni" ma siccome siamo degli abitudinari, come i salmoni tornano allo stesso fiume, noi per dormire scendiamo sempre al mare: la sabbia è più morbida della terra e sporca meno.
Stanotte però siamo stati svegliati da una comitiva di ragazzi amanti della musica tecno che hanno bivaccato accanto alla nostra tenda fino alle quattro del mattino: per riprenderci dalla notte insonne, siamo risaliti in montagna ed ora siamo in ammollo nelle piscine naturali del fiume Travu a Chisà, nell'acqua gelida e verde di queste gole incredibili...
Gorgeous lunch on the mountains |
The end is coming... |
My personal booty from the treasure island! |
We launch the car to the insane speed of 19 miles per hour along little roads with no guard rail: the landscape is spectacular and we often meet bulls, sheep, horses, donkeys and pigs.
We often have a breack near a spring, we eat fig trees of green apple, we stop for dinner in small restaurants surrounded of mandarins trees.
Discovering the inland, we find some small jewels, like a wool museum-laboratory wher two gentle woman work according to the ancient local traditions, and a turtle center called "Cupulatta", with 170 species from the 5 continents and 4 adult giant turtle of the Galapagos Islands.
We also appreciate the lifetime on the land. But we are too linked to the sea so we usally come back to the coast to sleep: sand is softer than the land and less dirty too.
Tonight however we cannot sleep due to a tecno music party organized close to our tent: to recharge energies, we spend the last day in the natural swimming pools of the river Travu in Chisà, in the icy and green water of these unbelievable gorges...
0 commenti:
Posta un commento