Fa talmente caldo che ci svegliamo prima del solito.
Dopo una ricca colazione che Gregorio prepara per tutti a base di uova strapazzate, prendiamo il mare tra i complimenti di una coppia di bagnanti abbronzatissima a cui chiediamo il nome della spiaggia: Giunchiddu.
Speravamo di fare rifornimento d'acqua nella Marina di S.Ambrogio ma ci vietano l'ingresso in porto e, saltando con cura il Club Med, raggiungiamo per una sosta la spettacolare Punta Spano, così carica di scogli granitici modellati dall'acqua e dal vento da sembrare uno scorcio di Maddalena in terra corsa.
Entriamo senza problemi nel ben piu' trafficato porto di Calvi, tutti col naso all'insu per ammirare la sua Cittadella fortificata e circondata di mura bianche e siepi di fichi d'india.
Dopo una birra fresca al bar del market proseguiamo oltre l'incredibile Punta Revellata, col suo faro alto dalle greche nere che spicca sulla scogliera martoriata dal mare e tinta di rosso dal sole del tramonto.
Sbarchiamo in una stretta cala senza nome dove la sabbia ha i granelli piccoli come uova di dinosauro e ceniamo mentre la luna sorge nella sella tra le due colline retrostanti.
Menu di gran lusso: polenta e formaggi corsi, accompagnati dalle 6 occhiate pescate da me e Dario che un polpo intraprendente ha cercato di avviluppare con tutto il retino. Dopo una strenua lotta il polpo si rintana tra gli scogli e le occhiate saltano tutte sulla gretella...
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| Piccolo giardino botanico da viaggio... |
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| Gregorio e Beatrice ammirano la Cittadella di Clavi |
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| Mauro subito oltre il faro di Punta Revellata |
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| L'ingresso nella Cala di Aspro |
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| Lo sbarco sulle uova di dinosauro |
Today is so hot that we wake up before than usual.
After a rich breakfast, based on maltreated eggs and cooked for all by Gregorio, we launch the kayaks on the sea with many compliments of a curios couple of suntunned swimmers: we ask them the name of the beach where we spent the night: Giunchiddu, they say.
We hoped to go shopping in the S.Ambrogio Marina but they forbid us to entry with the kayaks into the harbour; the next beach is a private Club Med beach and we pass it on to reach the spectacular Point Spano, so rich in granite rock-clifves, modeled from the water and from the wind, it seems a piece of Maddalena Archipelego in Corse land.
We have any problem to enter in the well-travelled harbour of Calvi: we stay a long time with noses up to the sky admiring the strengthened Citadel of Calvi, surrounded of old white wall and hedges of prickly pears.
After a fresh beer on the market cafe we paddle aroung the unbelievable Point Revellata, with the tall lighthouse with black Greek fret and a rochy cliffs tortured by the sea and painted of red by the sunset.
We finally land in a narrow bay with no name on the map where the sand grains are as small as dinosaur eggs. We have dinner while the moon rises between the hills on the back.
Luxury menu: polenta and local cheeses, accompanied by 6 glances fished during the day paddle...
A resourceful octopus tries to envelop the fishes but after a brave struggle the octopus goes back to its den and the glances roast on the fire...
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