Meria - Centuri: 30 km - 11h La tappa piu' lunga di sempre: il mare di Corsica, tumultuoso ed imprevedibile, ci da subito il benvenuto Da Marina di Meria a Barcaggio pagaiamo sotto costa seguendo in mare il bel sentiero dei doganieri che si snoda tra le morbide colline ricoperte di maquis, l'intricata macchia di piante aromatiche che spande nell'aria il profumo intenso di Capo Corso. Ma il vento rinforza quando doppiamo l'Isola della Giraglia e la sosta a Tollare, ultimo paesino sulla punta del dito, serve per recuperare energie: 14 km gia' percorsi ed altrettanti da coprire fino a Centuri, primo paesino sulla costa orientale, rocciosa e scoscesa e senza alcuna possibilita' di sbarco. Il faro di Capo Grosso ci saluta nel tardo pomeriggio: il mare cresce costantemente, con onde che da un metro diventano presto di due, frangenti e rumorose! Contavamo di arrivare in porto per l'ora di cena ma restiamo bloccati sulle punte di Corno di Becco e di Capo Bianco per quasi tre ore, pagaiando con tutte le nostre forze ma senza quasi avanzare: 1 km in 40 minuti - seguira' traccia GPS! In gruppo compatto avanziamo a fatica, a 2,6 km orari, e ci rincuoriamo quando scorgiamo finalmente le luci del paese: i fari rosso e verde brillano nella notte stellata illuminata dalla luna quasi piena come per invitarci ad entrare presto in porto. Ma scompaiono spesso tra le onde: il mare ingrossa fino ad uno stato 4/5 con vento contrario da SW a 40 km orari costanti. La costa sembra incardinata sempre nello stesso punto ma con pazienza e perseveranza arriviamo alla tappa giornaliera quando e' ormai iniziato un nuovo giorno, all'una di notte, dopo oltre 7 ore di navigazione continua - e quasi 11 complessive! Sbarchiamo gattonando ma tutti sani, salvi e felici di trascorrere un giorno di pausa a Centuri: per recuperare la cena mancata, andiamo al ristorante oggi a pranzo, assaporando le famose aragoste dell'isola per premiarci dell'avventura... |
Meria - Centuri: 16 nm - 11h
The most paddle ever: the Corse sea, turbulent and unpredictable, is immediately welcome us!
From Marina of Meria to Barcaggio we easily paddle along the cost, following on the sea the beautiful old path of the customs officers among the soft hills covered by maquis, the tangled scrub of aromatic plants that spreads in the air the typical intense perfume of Cape Corse.
But the wind increase when we pass the Giraglia Island: the stop in Tollare, the last village on the top of the finger, is necessary for recovering energies: 8 nm already done and as many to reach Centuri, the first village on the oriental coast, rocky, steep coast and with no places at all for landing.
The lighthouse of Cape Corse welcome us in the late afternoon: the sea constantly grows up, with waves from one meter to two and more, breakers and noisy!
We planned to arrive in Centuri for the dinner time but we remain at Horn of Beak and White Head for almost three hours, paddling strong with no advance: half mile in 40 minutes - the GPS track is incredibly unusual!
In a compact group we advance very slowly, just 1,6 nm per hour. We feel bit better when we finally see the lights of the village: the red and green lights of the harbour shine in the starry night, illuminated by the almost full moon, as to invite us to enter soon. But they often disappear among the waves: the sea become a state 4/5, with contrary wind from SW of 20 constant knots.
The coast seems hinged in the same pixel but with patience and perseverance we finally reach the port: we arrive when the day finisched and a new one started, at 1 a.m. o'clock, after more than 7 hours of continuous navigation - and almost 11 hours overall!
We land crawling but all save and happy to spend a complete rest day in Centuri: to recover the lost energies and to celebrete the night adventure, we go to the restaurant for lunch, tasting the famous lobsters of the island...
1 commenti:
quando siete a nonza (vasta spiaggia nera in roccia di amianto, arrampicatevi dalla spiaggia, sul sentiero verso il paese in alto. sul percorso disseminato di piccoli orti curati dai monaci, troverete splendidi pomodori, e in cima ce una fantastica fonte di acqua potabile che sgorga esattamente dal seno della santa non mi ricordo il nome, la storia narra di questa santa a cui furono amputati i seni e gettati giu per il dirupo da dove poi naque la fonte. dicevo in cima al paese ce una torre con una porta chiusa, bussate, bussate, e dite che siete in kayak
non dimenticate di ammirare il fantastico tramonto
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